Verso Ravenna

Arrivano dal mare!

Festival Internazionale di Burattini e Marionette

Simple Machines

SIMPLE MACHINES, di Ugo Dehaes mostra come coltiva robot dall’aspetto organico nel suo seminterrato, li alleva e li addestra a diventare ballerini. Viviamo in un mondo dominato da principi economici che ci spingono a rendere tutto il più efficiente ed economico possibile. In risposta, Ugo licenzia tutti i suoi ballerini e studia come allevare e addestrare i suoi robot. Nascono da bozzoli impazziti e poi strisciano sul tavolo come strani bruchi. Alcuni si fanno i capelli, altri inciampano come cagnolini. Attraverso l’intelligenza artificiale, permette loro di inventare la propria performance di danza.
SIMPLE MACHINES è un tentativo di rendere gli esseri umani completamente superflui nel processo di creazione. Benvenuti nel futuro.

Edith et Moi

Yael ha un segreto doloroso che brucia al suo interno, un evento traumatico che le ha causato la perdita della voce e per cui non ha potuto più esibirsi. Il salvataggio arriva sotto forma di Edith Piaf stessa, che incontriamo sotto forma di una bambola di schiuma particolarmente ben progettata, che Yael porta elegantemente e energicamente in vita. Edith l’aiuta a ritrovare la voce, a rimettersi in piedi e a trovare di nuovo un punto d’appoggio nella vita. Insieme, Yael e Edith ci portano in un viaggio immaginario, colorato, bello e avventuroso, un percorso altalenante che è istericamente divertente in un
momento, poi diventa doloroso e commovente in un momento successivo.

Post Hot It

Marina Abramovic nel suo manifesto scriveva “un artista dovrebbe sviluppare un punto di vista erotico sul mondo”. Un artista ha dunque il dovere di essere erotico, in ogni modo possibile. Ma come mettere in pratica la straordinaria arte della seduzione senza dimenticarsene più? Ecco che il post-it, creato appositamente per appuntarsi parole, ricordi, numeri, frasi, ricordi diviene l’oggetto privilegiato e protagonista di questa sorte di lezione divulgativa e inusuale breviario erotico. Ed ecco che, tra le cose consuete da comperare annotate sul post-it, si insinua a sorpresa Eros: il piccolo pezzo di carta si muove, sinuoso e vibrante di un’anima di cellulosa seduce la donna fino a baciarla per poi
unirsi a lei in un congiungimento che non ha nulla da invidiare a quello tra Zeus in forma di pioggia d’oro e Danae. Posseduta nientemeno che da un Eros formato post-it, ora la donna, da vera maestra di erotismo, sfoglia il suo esilarante manuale di seduzione, illustrando, con convinzione degna di un commesso viaggiatore del desiderio, i più vari atti dell’amore (…)”

Pillole di Teatro